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La giusta mappa mentale per ragionare sull’obiettivo casa

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Prima di entrare nel merito di come usare una mappa mentale per cercare una soluzione voglio consigliare la lettura del libro “Mappe mentali. Come utilizzare il più potente strumento di accesso alle straordinarie capacità del cervello per pensare, creare, studiare, organizzare” di Tony Buzan da cui è tratta questa citazione:

“Il cervello umano è un telaio incantato dove milioni di spole lampeggianti intrecciano una trama che si dissolve, sempre una trama ricca di significato, benché mai stabile, una mutevole armonia di sottotrame. È come se la Via Lattea iniziasse una danza cosmica.”

Sir Charles Sherrington

L’importanza della parola chiave nella mappa mentale

Questa è la mappa che ha fatto un coachee che ha l’obiettivo di avere una propria casa. Come avrai già notato, al centro c’è solo la parola “casa” e lui ha rappresentato tutto quello che gli è venuto in mente.

Mappa mentale con parola chiave generica e soluzioni generiche
Parola chiave: “casa”

Poi mi manda un’email in cui mi scrive:

Coach! Non vedo la soluzione!

Nemmeno io e probabilmente anche tu.

Mai sottovalutare le parole!

“Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla superficie […] Non diversamente, una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere.”

[Tratto dal libro Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari]

Si chiama “parola chiave” proprio perché è strategica, nel senso che “apre”, “sblocca”.

Esattamente come il sasso di cui parlava Rodari, la parola “casa” ha richiamato nella sua mente tutta una serie di collegamenti (a me altri e a te altri ancora). Ma così stiamo dimenticando un principio basilare: ogni parola chiave genera una propria mappa mentale.

Dunque, se stiamo usando questo strumento per cercare delle soluzioni dobbiamo identificare bene l’argomento. La precisione può essere faticosa ma fa sempre la differenza.

Cambiamento strategico

L’ho invitato a cambiare la parola chiave. Da semplicemente “casa” siamo passati a “come posso avere una casa tutta mia?

Ed ecco quello che è venuto fuori.

Mappe mentale come posso avere una casa tutta mia?
Frase chiave: “come posso avere una casa tutta mia?”

Vedi che è tutt’altra cosa?

Qui si sta spaziando su soluzioni diverse. Alcune sono poco probabili e non dipendono dalla sua volontà, è evidente. Ma lo scopo di questo strumento è anche quello di uscire dai percorsi mentali a cui siamo già abituati per usare la creatività e vedere possibilità che non avevamo mai tenuto in considerazione o per crearne di nuove attraverso collegamenti inediti.

Fra l’altro ogni ipotesi può essere sviluppata ulteriormente.

Questo ci consente di valutare ancora meglio la validità della soluzione e di confrontarla con le altre al fine di scegliere nel miglior modo possibile.

Migliorare ancora la mappa mentale

Se una mappa mentale non ti porta l’illuminazione che stavi aspettando, molto probabilmente il motivo risiede proprio nel modo in cui hai formulato l’argomento, nella scelta della “parola/frase chiave”.

Talvolta avrai bisogno di un parere esterno, come è successo al mio coachee che si è confrontato con me. Ognuno apporta il suo contributo e arricchisce la gamma dei punti di vista.

Se ti interessa aggiungere strumenti per ragionare meglio sulle soluzioni, può interessarti anche “6 cappelli per pensare” di Edward De Bono.

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